ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI DI GRAZIA DELEDDA

“E’ trascorso quasi un secolo da quando con  i suoi scritti, Grazia Deledda, ha iniziato  a far conoscere la Sardegna in tutto il mondo, ed oggi i paesaggi d’autore a Lei ispirati sono un’occasione per ripercorrere le tappe del suo viaggio letterario , invitando il turista a scoprire i ritmi lenti, le atmosfere autentiche e gli aspri paesaggi di una terra antica….i luoghi, l’enogastronomia e l’artigianato dei paesi della provincia di Nuoro hanno fatto da scenario alle parole dell’unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura.

Attraversando “i paesi deleddiani”  incontrerete strette viuzze lastricate e case di pietra con accoglienti cortili, assaggerete una cucina fatta di ingredienti semplici e genuini che profuma della cultura millenaria di questi luoghi, scoprirete le botteghe dove gli artigiani praticano antichi mestieri, elementi di memoria autentica, che tratteggiano gli itinerari tra luoghi sacri, candide montagne e tradizioni che si sono tramandate sino a noi…” Con queste parole, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Spettacolo della Provincia di Nuoro, dr. Roberto Cadeddu, ha presentato alla stampa il Progetto “I Paesaggi d’Autore – Itinerari deleddiani”. Un viaggio che ha fatto scoprire  a sei giornalisti specialisti del settore, lungo le tracce della scrittrice nuorese, l’articolata offerta turistico-culturale-gastronomica e tradizionale della provincia di Nuoro.

Il mondo agro-pastorale di Nuoro e della sua provincia, la gastronomia, i miti, le leggende, l’arte, l’artigianato sono descritti con dovizia di particolari nella produzione letteraria della celebre scrittrice sarda. E’ un territorio ancora poco conosciuta dalla maggior parte dei turisti italiani che si recano in Sardegna soprattutto.  per il suo splendido mare e non sanno che la Sardegna vera, autentica, genuina non è sulle spiagge dei Vip ma nell’entroterra.

Il viaggio inizia con la visita al Santuario di San Francesco che si trova a circa 2 km da Lula, edificato alla fine del 1500 , posto all’interno di un recinto che accoglie anche le “cumbessias”, piccoli edifici nei quali vengono ospitati novenanti e pellegrini. Il pomeriggio si prosegue per Bitti un comune di 3481 abitanti a 38 km da Nuoro. Le origini del paese risalgono molto probabilmente ad una mansio romana posta in una località sulla strada che collegava Cagliari ad Olbia. Bitti è presente in alcuni romanzi della Deledda dove cita la Chiesa di San Giovanni (Colombi e sparvieri) e il Santuario di Nostra Signora del Miracolo (Canne al vento). Ha suscitato molto interesse il Complesso Nuragico di Su Romanzesu uno dei più importanti complessi abitativi e culturali della Sardegna nuragica. Imperdibili la visita a due Musei: quello della civiltà pastorale e contadina che offre un prezioso viaggio nella memoria tra strumenti di lavoro d’altri tempi, oggetti della vita quotidiana  di pastori, contadini e massaie che sono esposti  in una casa che riproduce fedelmente lo stile e l’architettura delle antiche abitazioni bittesi e il Museo multimediale del canto a tenores, un tipo di canto presente esclusivamente in Sardegna,  proclamato dall’Unesco patrimonio intangibile dell’umanità. Il canto è realizzato da 4 voci maschili: basso, baritono, contralto e voce solista. Ultima tappa della prima giornata è stata Fonni, un comune che si trova a 1000 m. sul livello del mare alle pendici del Gennargentu. E’ il paese più alto della Sardegna e dotata dell’unica stazione  sciistica dell’isola. Fonni è ampiamente citato dalla Deledda in “Cenere” dove descrive con cura il centro abitato, il Santuario della Vergine dei Martiri, il Convento di San Francesco e l’Oratorio di San Michele risalente alla metà del XVII sec.

Il secondo giorno è tutto dedicato a Nuoro, alla scoperta della cultura della città natia di Grazia Deledda che così la descrive:”Nuoro è senza dubbio la più caratteristica delle città sarde. E’ il cuore della Sardegna, è la Sardegna stessa con tutte le sue manifestazioni…..(da “Tradizioni popolari di Nuoro”)….. l’interno del paese è di una primitività più che mediovale, con strade strette e mal lastricate, casupole di granito con scalette esterne, cortiletti, pergolati…(da “Tipi e paesaggi sardi”)”. Nuoro si estende ai piedi del Monte Ortobene, su un altopiano granitico a 549 m. sul livello del mare. La visita della città permette di prendere contatto con la ricchezza culturale e con l’alta creatività popolare espressa dai nuoresi soprattutto nell’Ottocento e nel Novecento. Momento clou di questa seconda giornata è stata la visita alla casa natale di  Grazia Deledda   ( trasformata in Museo Deleddiano) situata nel centro del quartiere storico di San Pietro. La casa conserva intatte le strutture e la cucina rustica con gli utensili di uso quotidiano. All’interno del Museo vi sono numerosi documenti e oggetti appartenuti alla scrittrice. Di grande interesse anche il Museo del costume e delle tradizioni popolari situato in un complesso alle pendici del colle S.Onofrio. All’interno sono conservati, oltre alla spettacolare collezione di abiti tradizionali sardi, maschere festive e religiose, prodotti artigianali agroalimentari e gioielli. Tra  le chiese visitate, spiccano la Chiesa della solitudine dove riposano le spoglie della Deledda, la Chiesa di nostra Signora del Monte, la Cattedrale di Santa Maria della Neve e la Chiesetta di Valverde, una piccola chiesa rurale a meno di tre chilometri da Nuoro.

Un trekking tour ha caratterizzato la terza giornata con un’escursione fatta in parte  in fuoristrada e parte  a piedi nell’area di Oliena  al monte Supramonte. Oltre 50 kmq di bianco calcare nascondono un paesaggio unico al mondo. Uno scenario lunare che ospita una flora e una fauna endemica che si è saputa conservare nel tempo. Foreste di lecci, fiumi, grotte e pinnettos nascondono leggende e segreti gelosamente custoditi dai pastori che ancora oggi abitano la montagna.

La mattina della quarta giornata è stata dedicata alla visita di Llove (dove è ambientato il romanzo “La madre”), una frazione di Nuoro. Si tratta di un antico borgo che era stato quasi del tutto abbandonato ma da alcuni anni è stato pienamente rivalutato. E’ abitato da poche famiglie ma le sue case di pietra si popolano ad ottobre, in occasione della sua rinascita annuale per rivivere l’atmosfera d’inizio 900. Nel pomeriggio visita di Galtelli, sede di Diocesi fino alla fine del 1400, conserva significative testimonianze dell’antico splendore. A Galtelli è ambientato il romanzo più famoso della Deledda “Canne al vento” dove vengono descritti il paese, il Monte Tuttavista e le rovine del Castello di Pontes. Nella casa delle Dame Pintor, ubicata al centro del paese, la scrittrice fu ospite e trasse ispirazione per scrivere “Canne al vento”, nel quale vi è un’accurata descrizone della casa e delle dame. Nello stesso romanzo si parla anche della Chiesa di San Pietro, impreziosita da affreschi mediovali oltre che da numerose opere di legno policromo. Splendida è la “Casa Marras”. E’ la sede del Museo etnografico e riproduce la tipica casa padronale settecentesca; contiene numerosi oggetti e strumenti legati alle attività artigianali proprie della civiltà agro-pastorale.

L’ultimo giorno  visita del centro di Orosei situata sulla costa orientale  della Sardegna. Il Quartiere di Palattos Betzos è costituito da un complesso di strade che si stende al centro del paese attorno alla torre, unico avanzo del castello costruito dai giudici di Gallura. Bellissime anche le molteplici chiese tra le quali spiccano la Chiesa di San Giacomo, la Chiesa del Rosario, la Chiesa delle Anime, e il Santuario di Nostra Signora del Rimedio.

Dulcis in fundo la visita in fuoristrada alla meravigliosa Oasi naturalistica di Bidderòsa dove si alternano spiagge (Su Barone, Osala, Cala Ginepro, Sas Linas, Sa Curcurica) e spioventi alture rocciose.

Un viaggio nella provincia di Nuoro rappresenta un’esperienza indimenticabile per la ricchezza del territorio, per i siti archeologici, per i paesaggi fantastici quasi irreali, per la gastronomia ricca di mille sapori  ma soprattutto per la gente che si incontra. Un viaggio ideale per il turista che cerca qualcosa di più del solito.

Antonella Fiorito