“Se poi a quelle quote c’è anche un forte vento” – prosegue infatti Giuliacci – “la scia nuvolosa tende ad essere sparpagliata lateralmente e quindi assume anche notevoli dimensioni nel verso laterale
Su Internet si trova moltissima documentazione sull’argomento. E’ possibile iniziare a farsi un’idea partendo dalla raccolta di materiale aggiornata da Paolo Attivissimo sul suo blog Il Disinformatico.
http://attivissimo.blogspot.com/2007/02/scie-chimiche.html
Altro materiale è disponibile, sul sito md80 – la cospirazione delle scie chimiche, pubblicato da Zeno Guarienti, da cui è anche possibile scaricare un dossier in pdf, documentato con fotografie di voli.
http://www.md80.it/approfondimenti-2/la-cospirazione-delle-scie-chimiche/
L’intento del dossier è il seguente
Il World Wide Web è talmente ricco di panzane, e di siti che si spacciano come “ufficiali” che è facile lasciarsi suggestionare da chi si improvvisa “esperto”. Il migliore consiglio resta sempre quello di cercare conferme indipendenti dei fatti, incoraggiando il dialogo e la discussione delle prove.
Quali strumenti abbiamo per non essere ingannati?
Un primo strumento che avete per verificare una affermazione è controllare che il sito o la notizia sia “firmata” (con nome e cognome dell’autore). Siti anonimi o con pseudonimi sono dunque sempre da valutare con scetticismo. Questo vi permette anche di valutare l’attendibilità della notizia: chi scrive ha una preparazione tecnico-scientifica sufficiente? Controllate se sul suo curriculum vitae professionale compaiono studi coerenti con la materia trattata. L’indice di competenza si valuta anche da questa prima analisi.
Una persona che non ha mai fatto il pilota, il meteorologo, il fisico, ecc. e che si improvvisa a scrivere di questi argomenti non è attendibile, non ha le competenze per farlo. Voi vi fareste operare al cuore da un geometra o da un idraulico? Rispettabilissimi mestieri ma cosa centrano con la professione di meteorologo o di fisico?
Secondo, l’autore deve sempre citare almeno la fonte primaria da cui ha preso la notizia. Se la fonte non è attendibile o si tratta di una fonte secondaria, fate scattare un campanello di allarme!
Terzo, il lettore dovrebbe verificare la notizia consultando almeno tre fonti indipendenti.
Attenzione perché il Web è un grande mezzo di diffusione di bufale (pensate solo a quante email ricevete con messaggi fraudolenti). I media tradizionali come la TV, sono anch’essi continua fonte di disinformazione.
Liberamente tratto da Gravità Zero – divulgazione scientifica
- membri onorari: Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia, Umberto Eco
- garanti scientifici: Silvio Garattini, Margherita Hack, Tullio Regge, Giuliano Toraldo di Francia, Aldo Visalberghi, Edoardo Boncinelli, Umberto Veronesi