COSA SONO LE “SCIE CHIMICHE”? LE BUFALE DEL XXI SECOLO

La notizia delle “pericolose” scie chimiche, che circola almeno dal 1990 e su Internet da alcuni anni in siti (per lo più anonimi) si caratterizza come una nevrosi complottista, anche se ci sono episodi in cui le teorie complottiste sono chiaramente adottate con lo scopo di vendere libri sull’argomento e guadagnare sulla credulità popolare.

 

Queste persone per semplicità (visto che lavorano spesso nell’anonimato) vengono chiamate “sciachimisti”.
Quelle che gli sciachimisti chiamano “scie chimiche” sono in realtà “un fenomeno normale, sempre esistito da quando esistono gli aerei a jet”. La persistenza occasionale delle scie di condensazione si ha semplicemente quando:
“l’atmosfera circostante è già di per sé molto umida, cosicché la scia stenta a evaporare e quindi resiste nel cielo anche per 1-2 ore.”
Spiega il noto meteorologo Mario Giugliacci.

La disposizione a linee parallele e incrociate, e l’allargamento delle singole scie a formare un velo, sono fenomeni assolutamente normali e ben noti.

“Se poi a quelle quote c’è anche un forte vento” – prosegue infatti Giuliacci – “la scia nuvolosa tende ad essere sparpagliata lateralmente e quindi assume anche notevoli dimensioni nel verso laterale

Su Internet si trova moltissima documentazione sull’argomento. E’ possibile iniziare a farsi un’idea partendo dalla raccolta di materiale aggiornata da Paolo Attivissimo sul suo blog Il Disinformatico.

http://attivissimo.blogspot.com/2007/02/scie-chimiche.html

Altro materiale è disponibile, sul sito md80 – la cospirazione delle scie chimiche, pubblicato da Zeno Guarienti, da cui è anche possibile scaricare un dossier in pdf, documentato con fotografie di voli.

http://www.md80.it/approfondimenti-2/la-cospirazione-delle-scie-chimiche/

L’intento del dossier è il seguente

Il World Wide Web è talmente ricco di panzane, e di siti che si spacciano come “ufficiali” che è facile lasciarsi suggestionare da chi si improvvisa “esperto”. Il migliore consiglio resta sempre quello di cercare conferme indipendenti dei fatti, incoraggiando il dialogo e la discussione delle prove.

Quali strumenti abbiamo per non essere ingannati?

Un primo strumento che avete per verificare una affermazione è controllare che il sito o la notizia sia “firmata” (con nome e cognome dell’autore). Siti anonimi o con pseudonimi sono dunque sempre da valutare con scetticismo. Questo vi permette anche di valutare l’attendibilità della notizia: chi scrive ha una preparazione tecnico-scientifica sufficiente? Controllate se sul suo curriculum vitae professionale compaiono studi coerenti con la materia trattata. L’indice di competenza si valuta anche da questa prima analisi.

Una persona che non ha mai fatto il pilota, il meteorologo, il fisico, ecc. e che si improvvisa a scrivere di questi argomenti non è attendibile, non ha le competenze per farlo. Voi vi fareste operare al cuore da un geometra o da un idraulico? Rispettabilissimi mestieri ma cosa centrano con la professione di meteorologo o di fisico?

Secondo, l’autore deve sempre citare almeno la fonte primaria da cui ha preso la notizia. Se la fonte non è attendibile o si tratta di una fonte secondaria, fate scattare un campanello di allarme!

Terzo, il lettore dovrebbe verificare la notizia consultando almeno tre fonti indipendenti.
Attenzione perché il Web è un grande mezzo di diffusione di bufale (pensate solo a quante email ricevete con messaggi fraudolenti). I media tradizionali come la TV, sono anch’essi continua fonte di disinformazione.

Liberamente tratto da Gravità Zero – divulgazione scientifica 

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APPROFONDIMENTI
 
Il CICAP è una associazione che ha tra i suoi membri onorari e garanti:
NOTA FINALE

(Quanto alle Sturmtruppen dei siti complottisti anticipiamo i loro  insulti: questo articolo è stato imposto dal Kgb, la Spectre, la Cia e la Banda Bassotti per nascondere i mandanti dell’omicidio Kennedy, nascosti si sa in Vaticano e al Crazy Horse…).