Sapevate che l’olio di colza (o l’olio di semi usato per friggere) funziona come carburante per i Diesel al posto del gasolio?

Ormai al nord è introvabile da quando gli automobilisti hanno scoperto che per far funzionare le loro macchine diesel al posto del gasolio va benissimo anche il comunissimo olio di colza, e persino quello di semi vari!

Alla notizia, trasmessa dal TG3 del 12 marzo 2005 sull’utilizzo dell’olio di colza vegetale come sostituto del gasolio per le automobili diesel è seguita quella del TG2 del 13 marzo 2005 (edizione 13:00). Si conferma anche in questo servizio l’utilizzo dell’olio di colza, acquistabile presso qualsiasi supermercato, come sostituto del gasolio.

Per fare il pieno al serbatoio diesel non ci si ferma più dunque al distributore, ma al supermercato, dove è sufficiente acquistare del banalissimo olio di semi a un prezzo che si aggira solitamente sui 50-60 centesimi al litro.

Soprattutto in alcuni discount, dove tra i vari scaffali si trova l’olio di colza, un prodotto che in cucina viene decisamente evitato dagli esigenti consumatori italiani.

Le testimonianze sul fatto che il “trucco” funziona davvero sono davvero molte e non c’è da stupirsi visto che il primo motore messo a punto da Rudolph Diesel nel 1893 funzionava proprio a olio di canapa e cereali.

Certo, sembrerà di girare con la macchina della McDonald’s, a causa della puzza di fritto! E così in una trasmissione radio alcuni simpatici cronisti della Rai hanno proposto – per ovviare all’imbarazzante olezzo- di appendere sul cruscotto un Arbre Magique – a profumo di pino o sequoia – ma a grandezza naturale!

Ma i pericoli sono anche altri!

ATTENZIONE !

1 – Un dato certo: usare olio di colza acquistato al supermercato, in qualsiasi quantità, è illegale perché chi lo fa froda il fisco. Il Testo Unico del 1995 in materia di accise stabilisce infatti che qualsiasi prodotto venga usato come carburante o come additivo deve essere soggetto a tassazione.

2 – Rispetto al “biodiesel”, anch’esso derivato da oli vegetali non ci sono garanzie per i motori, che protrebbero funzionare bene per alcune migliaia di chilometri salvo poi danneggiarsi in quanto l’olio di colza non possiede il processo di esterificazione che priva il carburante della glicerina. Anche l’assicurazione potrebbe dunque decadere in caso di guasto al motore.

Anche le riviste automobilistiche mettono in guardia sulle possibili conseguenze del “faidate” sul biocarburante. Utilizzare l’olio di colza al posto del gasolio può causare grippaggi e rotture soprattutto per iniettori e pompe ad alta pressione.

Perfino il biodiesel “puro” può creare problemi alla pompa di iniezione e danneggiare i polimeri delle guarnizioni e delle tubazioni dell’impianto di alimentazione.

Secondo alcune riviste (es. InAuto) soltanto pochi motori possono funzionare con biodiesel.