Scozia: Haggis, il tradizionale pasto degli highlander

Siamo in Scozia, mentre scriviamo, per descrivere un originale (per alcuni orribile, per altri gustosissimo) piatto dalle origini molto antiche: l’haggis.

HAGGIS 1

Questo piatto è servito nel giorno dell’anniversario di Burn, il 25 gennaio, e il giorno di St. Andrews, 30 novembre, portato su di un piatto d’argento da un highlander nel costume tradizionale, preceduto da una cornamusa che suona un’aria nazionale.
[Chi ama però questo piatto ci fa sapere che è buono anche tutti gli altri 363 giorni, senza higlander e senza cornamusa]

Ingredienti:
1 lo stomaco di una pecora (la sacca)
1 fegato di pecora
i polmoni di una pecora
1 cuore di pecora
1 tazza farina d’avena
2 cipolle
8 once lardo di montone tritato
sale
pepe nero

Pulire accuratamente lo stomaco della pecora e lasciarlo per tutta la notte in acqua fredda salata. Girare verso l’esterno la superficie rugosa. Mettere fegato, polmoni e cuore in una casseruola con acqua; portare a bollore e far sobbollire lentamente per un’ora e mezza. Far tostare la farina d’avena nel forno o sotto la griglia.

Tagliuzzare cuore, fegato e polmoni. Mescolare tutti gli ingredienti insieme con il grasso, aggiungendo sale e pepe. Tenere la mistura bagnata, usando il brodo delle interiora. Riempire lo stomaco fino a poco più di metà, siccome il composto si espanderà.

Cucirlo saldamente e metterlo in una larga pentola d’acqua calda. Quando il ripieno comincia a gonfiarsi, punzecchiare la sacca con un ago per evitare che scoppi.
Bollire per tre ore e servire con purè di patate o di rape.

HAGGIS 2

Ma per gli Scozzesi, dotati di un particolare sense of humor, l’haggis è anche un grazioso animaletto il cui habitat prediletto risiede nelle zone montane delle highland scozzesi.
A causa della sua collocazione spaziale (vive sulle pendici dei monti scozzesi) questo simpatico animale ha una strana conformazione: il poverino ha le zampe destre più lunghe di quelle sinistre, o viceversa (a seconda se destrorso o sinistrorso)
Questo gli consente di percorrere le pendici dei monti rimanendo eretto in posizione verticale (in senso orario, se le zampe più lunghe sono le sinistre, in senso antiorario se è vero il contrario).

Ma per questo motivo è anche facile catturarlo, in quanto a causa di questa caratteristica è costretto a correre in circolo!

Potreste pensare che un simile botolo abbia difficoltà nel nuoto! Ebbene è vero il contrario: l’haggis nuota in maniera eccellente! Le sue orecchie vestigiali gli consentono di raggiungere nell’acqua velocità considerevoli

Gli haggis quando nuotano si muovono a gruppi, un po’ come fanno le anatre. Assumono una forma di gruppo particolare mostrata in questa foto (foto 2) dove il collo del genitore è di solito più lungo, per controllare eventuali pericoli.

Per la loro particolare disposizione vengono spesso confusi da ignari turisti con un altro abitante della zona, il mostro del lago Ness (o Nessie), peraltro visibile in quest’altra fotografia (foto 3)

Sicuramente un turista poco esperto potrà facilmente confondere una innocua famigliola di haggis, con il più temibile mostro di Loch Ness. Questo naturalmente contribuisce all’allungare l’elenco di “falsi allarmi” ma anche a rendere florida l’industria del turismo in Scozia!

Il più grande esemplare di haggis mai catturato fu quello del 1893 alla base di Ben Lomond, del peso di 25 tonnellate.

In acqua è più difficile da catturare, poiché capace di raggiungere la ragguardevole velocità di 35 nodi. Tuttavia, gli anziani del posto, sanno come catturare un haggis, prevedendo dove uscirà dall’acqua e sapendo che inizierà stupidamente a correre rapidamente in circolo per asciugarsi, prediligendo per questo i campi di grano maturo.

Questo fenomeno (specialmente dovuto agli haggis più grandi) ha dato origine a uno strano fenomeno, grandi e larghi centri di grano calpestato che i turisti ignari scambiano spesso per luoghi di atterraggio degli UFO.

Infine una annotazione grammaticale: è più corretto scrivere un’haggis oppure un haggis? Beh! Nella storia del regno animale questo esemplare è l’unico a potersi permettere la doppia forma linguistica (con apostrofo e senza). Il motivo è che gli scienziati non sono mai stati in grado di accertare il sesso di un haggis tra quelli catturati. Probabilmente una spiegazione potrebbe essere il loro ermafroditismo.

Speriamo che questo articolo chiarisca una volta per tutte alcuni preconcetti attorno al comportamento di questi tipici (nonché graziosi) animali risiedenti nelle lande delle highland scozzesi.