In spiaggia senza acqua e cibo! Borse sequestrate all’ingresso della Baia San Giorgio di Bari

 

Ci sono spiagge in Italia che vietano ai bagnanti l’ingresso con le proprie borse termiche contenenti acqua e cibo.

BARI – Alla “Baia San Giorgio”, stabilimento balneare a sud di B
ari, alcuni giorni fa si è assistito a una vera e propria singolare iniziativa. Nonostante i 45 gradi, a molti clienti è stato impedito di portare in spiaggia le proprie borse termiche con acqua e cibo. hanno subito questo divieto anche un bimbo di pochi mesi e un ragazzo disabile: alla mamma del piccolo è stata tolta la borsa termica, ma le è stato consegnato il biberon contenente il latte; al disabile è stata consegnata la bottiglia di acqua fresca contenuta nella borsa.

Le borse sono state “consegnate” all’ingresso della Baia perche’ il regolamento interno vieta di portare generi di prima necessità.

I responsabili si giustificano in questo modo:

“Il nostro regolamento – spiegano dal lido – prevede che non si possano portare né cibo né bevande perchè noi abbiamo qualsiasi cosa possa servire. Quindi abbiamo preso le borse termiche con il chiaro accordo che all’uscita le avremmo restituite”.

“Resta il fatto che la nostra è proprietà privata e fissiamo regole non contrarie alla legge” – e’ stata la giustificazione di un addetto.

Le due mamme sono però state di diverso avviso, dato che all’ingresso hanno tentato senza riuscire di spiegare le necessità dei propri figli e adesso denunciano«All’ingresso, contrariamente a quanto era accaduto ieri – spiega la mamma del piccolo, che ha circa sei mesi – mi hanno tolto la borsa termica. Io ho spiegato che c’era anche il biberon del mio bambino, che quella borsa serviva per non far andare a male il latte, che è l’alimento indispensabile per il mio bimbo. Ma non hanno voluto sentire ragioni.

Me l’hanno tolta e sono arrivata in spiaggia con il biberon in mano. Per evitare che il latte inacidisse l’ho dovuto mettere in cabina, diciamo così al fresco, anche se oggi in spiaggia si soffoca.

Per fortuna l’ho dovuto utilizzare dopo poco tempo». Identica l’esperienza della mamma del disabile: «Mi hanno tolto la borsa termica – spiega la donna – consentendomi di portare nel lido l’acqua fresca: le lascio immaginare in quanto poco tempo è diventata calda. E io non sono certo l’unica vittima perché le borse termiche le hanno tolte a tutti, con modi molto sbrigativi.

 

FONTE: La Gazzetta del Mezzogiorno

 

IL CONSIGLIO DEL CLUB

C’è solo un modo per tutelarsi dalle spiagge private che adottano questi comportamenti

“Siccome siamo in un mercato concorrenziale, potete scegliere: scegliete quei lidi e quelle spiagge che non hanno divieti di questo genere”

 

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