Nella splendida cornice dei Templi d Paestum, dal 4 al 6 aprile scorso, si è svolta la IX edizione della kermess che, grazie al successo delle sue precedenti edizioni e all’eco avuta attraverso i media, è ormai un evento riconosciuto in ambito nazionale ed internazionale. L’edizione di quest’anno, sulla scia delle precedenti, ha avuto come obiettivo la valorizzazione e promozione della Mozzarella di Bufala Campana e la strutturazione di un’offerta integrata dei prodotti tipici locali e dei beni culturali, ambientali e turistici. Un weekend pieno di appuntamenti senza precedenti.
Molti i laboratori del gusto, gli incontri a tema con i più importanti esponenti della gastronomia italiana, i dibattiti e workshop, i seminari di aggiornamento, i percorsi espositivi delle eccellenze agroalimentari campane e le visite guidate a tema con i più importanti esponenti della gastronomia italiana. Una serie di prodotti di qualità ha accompagnato lo straordinario viaggio alla scoperta dell’alimentazione mediterranea e ha fatto conoscere, insieme all’allegria del maestro pizzaiolo Enzo Coccia, i tesori enogastronomici della Campania, pregiati vini e birre, l’olio extravergine d’oliva e tante altre specialità. Un week end pieno di importanti appuntamenti enogastronomici realizzati in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Paestum e l’AIS Cilento che si svolto nello stupendo scenario archeologico che circonda lo storico Ristorante Nettuno, dove gli chef Nino Di Costanzo, Francesco Sposito, Raffaele Vitale, Cristina Bowernmann, Anthony Genovese, Marion Lichtle, Teresa Di Napoli, Claudio Sadler, Moreno Cedroni, Rosanna Marziale, Francesco Rizzuti, Vito Giannuzzi hanno proposto le loro creazioni che hanno avuto naturalmente per ingrediente principale la mozzarella dei caseifici di Paestum.
Un momento speciale è stato dedicato all’Unità d’Italia: protagonista il Maestro della Cucina Italiana Gualtiero Marchesi che con il critico gastronomico Luigi Cremona ha illustrato le ricchezze delle tradizioni culinarie delle varie regioni italiane.
L’angolo dedicata alla pasticceria è stato curato dalla cake designer Claudia Deb e dal maestro pasticciere Salvatore De Riso che per l’occasione ha proposto una creazione culinaria dedicata a Paestum.
Approfondimenti sull’uso dell’olio di oliva per friggere con Laura Gambacorta, e Raffaele Sacchi ed Enzo Coccia, che hanno condotto il pubblico nel favoloso mondo della Pizza Napoletana.
Tra i laboratori del gusto, grande successo per “In Looking for White”, Luciano Pignataro, food and wine writer, ideatore del laboratorio, insieme a Cristina Mosca, Maria Sarnataro e numerosi ospiti hanno cercato il miglior abbinamento con la mozzarella tra due vitigni bianchi minori: la cococciola abruzzese e la coda di volpe campana, in compagnia di una nutrita squadra di degustatori oltre a Luciano Pignataro anche Maria Sarnataro, delegata Ais Cilento, e la giornalista abruzzese Cristina Mosca .
L’evento, grazie ad un ricco programma ed alla cura estrema nella selezione di partner ed espositori, è in prima linea nella diffusione del concetto di Dieta Mediterranea: corretta alimentazione e stili di vita salutari, il marchio di fabbrica di un intero territorio, tutto da scoprire. Più che un semplice evento, rappresenta la promozione di uno stile di vita, che nulla lascia al caso; cultura locale, storia, archeologia. L’evento è organizzato e diretto dal suo ideatore storico Donato Ciociola, in collaborazione con il Comune di Capaccio Paestum e con l’Assessorato Provinciale all’Agricoltura, e quest’anno rappresenta il punto di partenza di un progetto di promozione della mozzarella della Piana del Sele che si propone l’obiettivo di diffondere in tutta la penisola l’oro bianco e il suo territorio incontaminato, attraverso un ampio calendario di iniziative itineranti, che prevedono degustazioni, workshop ed altri momenti di promozione del prodotto e del territorio di produzione.
“Saranno individuati – dichiara il patron Donato Ciociola – da tre a cinque città importanti d’Italia, i luoghi più significativi della nostra penisola, dove saremo presenti per alcuni giorni con uno stand informativo del prodotto e del suo territorio di origine. Il connubio con le città ospitanti consisterà anche in un gemellaggio tra la mozzarella e i prodotti tipici di questi luoghi. Lo sviluppo di strategie di espansione del valore della ‘nostra mozzarella’ oltre i confini dell’ambito locale – continua Donato Ciociola – passa attraverso la comunicazione di valori di tipicità, legati alla cultura, alla storia e alle caratteristiche dell’ambiente del nostro territorio. Assistendo in questi ultimi anni all’aumento della domanda di prodotti enogastronomici fortemente correlati alle zone di origine e produzione, notiamo anche una forte spinta di crescita del settore turistico negli stessi territori che assurgono agli onori della enogastronomia internazionale. Lavorare nella direzione dell’integrazione con l’offerta turistica favorirà il rafforzamento dell’immagine positiva del territorio della Piana del Sele.”
Da segnalare infine il caseificio “La Perla del Mediterraneo”, l’unico a produrre la mozzarella di bufala senza lattosio. Si ottiene con l’introduzione di un enzima naturale nella fase di lavorazione. Il fermento agisce sulle sub-molecole del latte evitando che si aggreghino e formino il lattosio. Per il resto è identica a quella tradizionale, anche nel sapore ed è più digeribile. Si tratta di una novità importante considerato che in Italia quasi la metà della popolazione soffre di intolleranza al lattosio