Che progetti avete per le vostre prossime vacanze? Volete vestire i panni del giovane Indiana
Jones avventurandovi per luoghi incontaminati a caccia di reperti? O preferite il mare e una spiaggia tranquilla dove rilassarvi sotto l’ombrellone? Oppure, essendo tipi solitari, scegliete la natura aspra e incontaminata della montagna? Quello che vi propongo in questa rubrica è un viaggio (anzi dei viaggi!), nei luoghi più amati ma anche meno conosciuti della Sicilia. Comincerò con la provincia di Trapani. Protagonista della nostra prima escursione è Castellammare del Golfo (vedi la posizione su Google map).
Rocce che cadono a picco, scogli, stupende insenature, calette e grotte accessibili solo dal mare fanno da cornice ad un mare limpido e pescoso. Entriamo nel cuore della Castellammare antica, in piazza Matrice. Qui non possiamo che restare affascinati dalla Chiesa Madre che risale al 1726. Dedicata a Santa Maria del Soccorso, protettrice della città, custodisce affreschi settecenteschi di Giuseppe Tresca raffiguranti episodi del Vecchio Testamento, un’acquasantiera del seicento di marmo rosso e la statua in maiolica della Madonna del Soccorso. Usciamo dalla chiesa e continuiamo la nostra escursione. In una piazza di via Ponte Castello ecco la cinquecentesca chiesetta della Madonna del Rosario, detta “di l’agnuni” (cioè “del cantuccio”), con il portale decorato da un bassorilievo raffigurante la Madonna col bambino. Ancora storia con il Castello che si eleva su un piccolo promontorio al fianco del porto. Fino al XIV secolo era collegato al resto dell’abitato attraverso un ponte levatoio. Castellammare, oltre all’interessante tuffo nella storia, permette, con le sue magnifiche spiagge e la morbida sabbia dorata, di fare bagni di sole e di mare. E poi discoteche, pizzerie, ristoranti e rosticcerie a non finire.
Una cittadina, quindi, viva e colorata, ricca di storia e tradizione. Raggiungiamo il caratteristico porto dove troviamo le variopinte barche dei pescatori. Chi canticchia, chi ripara le reti da pesca e chi ci racconta, orgoglioso, di quanto sia bella Castellammare, soprattutto in estate, ad agosto, quando si festeggia la matrona, Maria Santissima del Soccorso. Scenario della manifestazione estiva è la superficie del mare dove migliaia di lumini galleggiano nel buio della notte.
Prima di andare facciamo un salto nel piccolo borgo rurale di Balata di Baida dove le famiglie che vi abitano sono dedite a lavorazioni artigianali che ormai raramente si trovano anche nei centri minori. Sui muri, vicino alle porte, sono appesi lunghi grappoli di pomodori che seccheranno sotto il caldo siciliano e che si manterranno per mesi per le abbuffate invernali. Qui potremo assistere, nel periodo natalizio, a uno spettacolo d’eccezione, offerto dagli abitanti, tra le casupole e le balze del borgo rurale: si tratta del presepe vivente. Potremo ammirare le rappresentazioni di mestieri ed attività domestiche, ormai scomparse, ricostruite con attrezzi e costumi d’epoca. La gente del borgo ricompone gli ambienti spargendo i profumi e proponendo i sapori di un passato che tende a scomparire. Gli attori sono tutti rigorosamente non professionisti, fanno parte di una comunità laboriosa ed intraprendente, nella quale è ancora possibile trovare le genuinità di coloro che, non perdendo le proprie radici culturali, riescono a conservare il senso e la solidarietà della borgata.
Con le immagini di Balata di Baida e della meravigliosa Castellammare, vi dò appuntamento al prossimo reportage, con nuove ed interessanti escursioni. Che dirvi ancora… Buon viaggio!