Cap-Mechant-Reunion

Le meraviglie naturali dell’UNESCO. Alla scoperta del nostro mondo incontaminato

L’estate è passata da un pezzo, ma vogliamo continuare a sognare vacanze in luoghi bellissimi, mete esotiche e incontaminate dove rigenerare il nostro corpo e il nostro spirito. Per alcuni restano solo fantasie, per altri una piacevole realtà.
Per tutti resta il desiderio di disintossicarci dallo stress della vita cittadina e dalla routine quotidiana.

Nelle prossime righe voglio quindi parlarvi di qualcosa che ha decisamente a che fare con i viaggi e le vacanze da sogno.

Questa è solo un aggiornamento della importante lista delle location considerate “patrimonio dell’umanità” nel mondo, stilata dall’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di istruzione, scienza, cultura e comunicazione.

Negli ultimi trenta anni sono state individuate più di 190 meraviglie naturali in oltre 80 paesi, tutte “uniche, non sostituibili e autentiche”. Tanto per capirci fanno parte di questa prestigiosa lista: dalla laguna di Venezia al Grand Canyon, dal Monte Everest al Monte Etna etc. etc.

Per l’esattezza la lista del Patrimonio Mondiale include complessivamente 1001 siti (presenti in 161 Paesi del mondo) che formano parte del patrimonio culturale e naturale, così suddivisi: 777 beni culturali, 194 naturali e 30 misti.

E va anche riconosciuto il primato alla nostra amata/odiata terra. Attualmente l’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (50) inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità (http://whc.unesco.org/fr/etatsparties/it).

Senza ulteriori indugi andiamo a presentare qualcuna delle recenti new-entry augurandoci di poterne visitare il maggior numero possibile nel corso della nostra vita.

 

Parco Nazionale Réunion
Partiamo con questo fantastico parco nato da appena sei anni, che ha come obbiettivo quello di preservare le specie native dell’isola di Réunion nell’oceano Indiano, a tutt’oggi sotto il controllo della Francia.
Per dare un’idea della quantità di animali che hanno in questo paradiso terrestre il loro habitat basti pensare che sono quattro volte il numero delle specie native delle Galapagos e tre volte il numero di quelle indigene delle Hawaii.

Papahanaumokuakea

Papahanaumokuakea
Il secondo di questi meravigliosi luoghi si trova nelle Hawaii, ma non chiedetemi di pronunciarvi il nome! Accontentatevi di leggerlo: Papahanaumokuakea.
Non innamoratevi troppo delle insenature e delle spiagge perfette. Anche se l’acqua e’ cristallina e i coralli non hanno molto da invidiare a quelli australiani, la zona, secondo antiche leggende, sembra avere la capacità di attirare gli spiriti dopo la morte. Forse anche loro si sono innamorati di un posto cosi… noi non riusciamo a dargli torto del resto.

Highlands centrali
Anche se il nome fa pensare alla Scozia ci troviamo invece nello Sri Lanka.
Il leopardo, il “Loris gracilis” (un lemure, ma più piccolo di quelli di “Madagascar”) e altri animali a rischio estinzione trovano in questo luogo il loro habitat. La foresta che li ospita si trova sopra i 2000 metri sul livello del mare offrendo un panorama mozzafiato dell’intera isola.

China Danxia
L’immagine che vedete alla vostra sinistra viene dalla Cina e precisamente dalla regione Danxia a sud di Xi’an (patria dei famosissimi guerrieri di terracotta). La regione è composta da 6 aeree subtropicali. La parte più interessante, stando all’UNESCO sarebbe quella che assomiglia un po’ al pianeta rosso Marte. E’ infatti piena di colonne di roccia rossa, canyon e tutto ciò che potete immaginare sul pianeta a noi più vicino.

Isole della Fenice
Finalmente passiamo ora a qualcosa di più rilassante: le isole della Fenice nel Kiribati. Si tratta di un gruppetto di 8 atolli e due barriere coralline sommerse. Vi potete imbattere in centinaia di specie di pesci, uccelli e mammiferi che hanno fatto di queste isole la loro casa grazie al fatto che questa è la più grande area sottomarina protetta del mondo a circa un migliaio di chilometri a nord delle Fiji nel Pacifico.

Yagul e Mitla
A circa 500 chilometri a sud di Città del Messico sono state scoperte delle cave usate dai nostri antenati preistorici. Non sono le pur interessantissime pitture rupestri a farla da padrone qui nella regione di Oaxaca. A sorprendere gli archeologi sono stati i ritrovamenti di semi di Cucurbubitaceae e mais vecchi di più di diecimila anni. Si tratta della prima testimonianza di agricoltura della nostra specie.

Riserva Putoransky
Ci spostiamo fino in Siberia, poco oltre il Circolo Polare Artico, per trovare un altro interessantissimo parco naturale: la riserva Putoransky.
Si tratta di una zona fondamentale per le migrazioni dei caribù (come le renne, ma più grandi) che attraversano la tundra e i suoi fiumi.

Aerea protetta di Ngorongoro

Concludiamo questa carrellata paradisiaca con la Tanzania.
Zebre, bestie selvatiche e grossi gatti popolano la riserva di Ngorongoro. Si tratta di ciò che è rimasto del vulcano Ngorongoro. Parliamo di circa 3200 miglia quadrate che si estendono a est del parco nazionale “Serengeti”. Pur essendo già presente nella lista dell’UNESCO dal ’79, l’aerea protetta di cui stiamo parlando ha ricevuto quest’anno un ulteriore riconoscimento grazie a nuove scoperte di reperti che confermerebbero la nascita dei primi esseri umani proprio in queste terre.

A questo link li trovate tutti… http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_patrimoni_dell’umanità

E adesso a voi la palla: avendone la possibilità, quale fra questi posti vorreste visitare per primo?